Giovedì 19 aprile a Verbania, presso Villa Olimpia, ha preso il via la rassegna “Meating Food”, serate di tradizione e innovazione in cucina in cui alcuni ristoranti della Provincia di Verbania sono resi disponibili a sperimentare e ad interpretare i prodotti della Filiera Eco-Alimentare, abbinandoli ai prodotti locali ossolani.
Il progetto Filiera Eco-Alimentare dà avvio alla certificazione sanitaria ed igienica delle carni selvatiche ossolane contribuendo all’economia locale e dando chiarezza ed importanza a tutta la filiera, investendo su controllo, sostenibilità, salubrità, bontà delle carni, attenzione all’ecologia e ai valori del territorio. Oggi, grazie ad una specifica formazione del mondo venatorio e alla creazione di una filiera controllata delle carni di selvaggina, è possibile gustare un prodotto sano, nutriente, etico e indiscutibilmente delizioso. Nuove modalità di cottura a bassa temperatura o preparazioni a crudo, quali carpaccio e tartare, permettono di assaporare appieno la tenerezza e il delicato sapore di queste carni, sapore capace di incuriosire e sorprendere.
L’apertura dell’evento è stata gestita da Cooking for Alp, che grazie agli Chef Ugo Facciola del Ristorante Edelweiss di Viceno di Crodo, Matteo Sormani del ristorante Walser Schtuba di Riale di Formazza e Fabio Pizzicoli della Fabbrica del Buongusto di Crevoladossola, con la collaborazione di molti altri cuochi e produttori locali, hanno servito pietanze che esaltavano le caratteristiche organolettiche delle carni di selvaggina selvatica.
Dopo un aperitivo a buffet con salumi e formaggi del circuito Km0.menu, Riccardo Milan, professore dell’Alberghiero di Stresa, giornalista e blogger (www.allappante.it), ha introdotto la serata illustrando il menù e le tecniche di preparazione. Roberto Viganò, responsabile scientifico del progetto Filiera Eco-Alimentare, ha quindi illustrato brevemente il progetto e le modalità con cui si è arrivati alla certificazione del prodotto selvaggina cacciata, presentando anche le caratteristiche nutrizionali e salutistiche del prodotto.
Notevole l’apertura con un prosciutto di cinghiale fumè, cotto in bassa temperatura, accompagnato con un ottimo burro alle erbe spontanee.
A fare compagnia al prosciutto, una delicata tartare di cervo, con uovo di quaglia.
Sono seguiti dei plin di cervo e sedano rapa.
Per arrivare al piatto principe della serata: sella di camoscio della Valle Anzasca (Macelleria Maffeis) alla grappa.
La carne di camoscio, se proveniente da un animale prelevato in maniera ineccepibile e gestito con cura, rappresenta a nostro giudizio la carne migliore tra quelle cacciate, e ieri ne abbiamo avuta ulteriore dimostrazione. Tant’è che anche il nostro amico Marcello, da buon macellaio, ha deciso di pulire bene anche le ossicina della sella…
La serata si è chiusa con un elegante torta al miele di rododendro con gelato Valdossola al gusto di latte fresco di montagna e gocce di zabaione.
Ora occorrerà attendere per i prossimi eventi in programma a maggio e giugno, a cui vi aspettiamo numerosi:
- “Anima selvatica e dieta ragionata Kousmine” – venerdì 4 maggio presso il ristorante Edelweiss di Viceno di Crodo;
- “Lo chef, le nuove tecniche a bassa temperatura e i prodotti dell’Ossola” – venerdì 11 maggio presso il ristorante Marconi di Crodo;
- “Dalla caccia alla pesca” – venerdì 18 maggio presso il ristorante Da Sciolla di Domodossola
- “Selvaggina ed erbe spontanee” – venerdì 25 maggio presso il ristorante Walser Schtuba di Riale di Formazza
- “La Valle Anzasca: prodotti locali e selvaggina” – venerdì 15 giugno presso ristorante Passo Baranca di Bannio Anzino
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