Biodiversità e Salute umana

Nell’ambito del 14° Congresso mondiale sulla salute pubblica, a Calcutta in India, è stato presentato un report approfondito che illustra il contributo significativo della biodiversità e dei servizi ecosistemici per migliorare la salute umana. L’intrinseco rapporto tra biodiversità e salute umana è ampio e complesso. In questo report si evidenzia come la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità abbiano effetti positivi sulla salute umana, sia direttamente (qualità dell’acqua e dell’aria) che indirettamente (nutrizione, epidemiologia di malattie infettive e non, sviluppo di prodotti farmacologici, etc.).

ReportLa relazione, stesa congiuntamente da dal Segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica (Convention on Biological Diversity – SCBD) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization – WHO), dispone di contributi da numerosi partner e di oltre 100 esperti, tra cui Bioversity International, COHAB Initiative, EcoHealth Alliance, Harvard School of Public Health, United Nations University, Wildlife Conservation Society’s Health & Ecosystems e molti altri.

“Speriamo che questa relazione congiunta aumenti la consapevolezza e la comprensione del valore intrinseco della biodiversità, e che ponga le basi per un’analisi critica dello sviluppo sostenibile in un’ottica di salute umana e benessere” ha detto la Dott.ssa Maria Neira, Direttore del Dipartimento di Salute Pubblica del WHO. “In particolare, questa relazione dovrà servire come utile riferimento per la definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e per la programmazione dello sviluppo post-2015, rappresentando un’opportunità unica per promuovere approcci integrati in un’ottica di One Health”.

Braulio Ferreira de Souza Dias, segretario esecutivo della Convenzione sulla Diversità Biologica e Assistente al Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato: “Nonostante il chiaro ruolo che la biodiversità svolge per la salute umana, questo concetto non viene espresso nei meeting politici. Speriamo che questo report contribuisca a far luce su questo problema critico”.

Il report include i seguenti temi:

  • Qualità dell’acqua
  • Qualità dell’aria
  • Agricoltura biodiversità e sicurezza alimentare
  • Sicurezza alimentare
  • Malattie infettive
  • Biodiversità microbiologica come servizio ecosistemico
  • Biodiversità, Sanità e Farmaceutica
  • Medicina Tradizionale
  • La salute mentale e fisica, e i servizi ecosistemici
  • Cambiamenti climatici
  • Riduzione dei rischi
  • Bioindicatori e salute umana
  • Salute umana, biodiversità e Agenda per lo sviluppo post-2015

Il report, tra questi argomenti, pone dei focus interessanti sul rischio che corre la biodiversità a causa della problematica del farmaco-inquinamento (Vd su questo blog l’articolo su Farmaco inquinamento e Diclofenac)e sulla necessità di utilizzare produzioni alimentari sostenibili e di derivazione naturale (Vd ad esempio su questo blog il Progetto sulla Filiera Eco-alimentare).

Il rapporto si conclude con le raccomandazioni per strategie intersettoriali coerenti che assicurino che il rapporto biodiversità/salute sia ampiamente riconosciuto e considerato nell’ambito delle politiche nazionali di conservazione della biodiversità e di gestione della salute pubblica. La loro implementazione dovrà essere una responsabilità congiunta dei Ministeri della Salute, dell’Ambiente e di altri ministeri responsabili di programmi di salute ambientale e biodiversità nazionale, con il coinvolgimento delle comunità locali.

La relazione suggerisce che la soluzione sta nell’unire il lavoro attraverso approcci interdisciplinari e integrative come l’Eco-Health e la One Health, al fine di sviluppare cooperazione tra settori professionali e scientifici che portino a produrre conoscenze da utilizzare a livello globale.

Il report è scaricabile interamente a questo indirizzo: http://www.cbd.int/en/health/stateofknowledge

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