Corsi di abilitazione alla caccia e specializzazioni in Regione Lombardia

Corsi di abilitazione alla caccia e specializzazioni in Regione Lombardia

Il Decreto 5303 del 04/05/2020 è solo l’ultimo in ordine temporale che Regione Lombardia emette nell’ambito della formazione venatoria.
Cerchiamo con questo articolo di fare quindi un po’ di ordine sui vari moduli didattici allegando le varie DGR, i decreti ed i moduli dei quiz.

Un percorso che presumibilmente era partito col Bando Ersaf “Capitolato tecnico per l’acquisizione di servizi specialistici correlati alla pianificazione/gestione faunistico venatoria di Regione Lombardia” pubblicato a giugno 2016, vinto dall’Università di Pavia (Decreto ERSAF n. III/669 del 08/08/2016), che doveva consegnare i lavori entro il 31 ottobre 2016.
Dopo poco più di anno da quell’incarico, finalmente, Regione Lombardia con la DGR n. X/7385 del 20 novembre 2017 “Determinazioni in ordine all’abilitazione alla caccia agli Ungulati” ha deliberato l’istituzione delle commissioni d’esame per l’abilitazione delle seguenti figure: cacciatore abilitato al censimento e al prelievo selettivo degli ungulati, cacciatore abilitato alla caccia collettiva al cinghiale, caposquadra per la caccia collettiva al cinghiale.

Corsi Selezione Ungulati, Collettiva Cinghiale e Caposquadra

Con Decreto n. 2092 del 19/02/2018 “Disposizioni in ordine al conseguimento dell’abilitazione al censimento e al prelievo selettivo degli ungulati, alla caccia al cinghiale in forma collettiva e a caposquadra per la caccia collettiva al cinghiale” si è fatto chiarezza sui requisiti minimi in termini di argomenti, monte ore, esame e qualifica dei docenti dei corsi per:

  • cacciatore abilitato al censimento e al prelievo selettivo degli ungulati;
  • cacciatore abilitato alla caccia collettiva al cinghiale;
  • caposquadra per la caccia collettiva al cinghiale.

Riportiamo di seguito i vari allegati al Decreto 2092/2018:

Corsi Biometrista, Censimento, Conduttore Cane Limiere, Conduttore Cane da traccia, Accompagnatore, Controllo Ungulati

Successivamente, con il Decreto n. 9139 del 24/06/2019 “Disposizioni in ordine al conseguimento delle abilitazioni relative alle seguenti figure: operatore abilitato ai rilievi biometrici, operatore abilitato ai censimenti degli ungulati, conduttore cane limiere, conduttore cane da traccia, accompagnatore al prelievo selettivo degli ungulati, operatore abilitato al controllo degli ungulati” redatto sulla base della DGR n. XI/1307 del 25 febbraio 2019, sono state redatte le disposizioni minime relative ai corsi di abilitazione per:

  • operatore abilitato ai rilievi biometrici;
  • operatore abilitato ai censimenti degli ungulati;
  • conduttore cane limiere;
  • conduttore cane da traccia;
  • accompagnatore al prelievo selettivo degli ungulati;
  • operatore abilitato al controllo degli ungulati.

Riportiamo di seguito i vari allegati al Decreto 9139/2019:

Mancava tuttavia ancora un tassello, fondamentale soprattutto se si considera la forte decisione di puntare quasi tutto sulla caccia di selezione nella gestione del cinghiale.
Infatti, finora, chi non aveva l’abilitazione al cinghiale era obbligato a frequentare tutto il corso della selezione comprensivo ovviamente anche delle specie Camoscio, Capriolo, Cervo, Daino e Muflone, per un totale di 49 ore di teoria, 26 di esercitazione (in aula e in campo) e almeno una giornata in campo per il riconoscimento in natura. Tale situazione ha creato non pochi problemi, sia per i cacciatori della Zona Alpi, dove in molti CA il prelievo è consentito solo in selezione al cinghiale in quanto aree non idonee, sia in alcuni ATC e CA, dove l’assenza di altre specie di ungulati non spingeva i cacciatori a frequentare il corso della selezione per ottenere l’abilitazione al cinghiale. Inoltre, per coloro i quali erano già abilitati alla selezione di altre specie, eccetto il cinghiale, era richiesto di frequentare nella sua interezza il corso.
Fermo restando che sarebbe buona cosa per tutti i cacciatori tornare ogni tanto sui banchi di scuola per qualche aggiornamento, dato che lo studio della biologia e della gestione degli ungulati ha fatto e sta facendo sempre nuove scoperte di estremo interesse anche per il mondo venatorio, in modo che si possano anche eradicare certe convinzioni che tuttora, purtroppo, rimangono radicate in alcuni contesti, era tuttavia nel panorama della formazione regionale proporre anche un percorso formativo specializzato.

Corso Selezione Cinghiale 

Con il Decreto 5303 del 04/05/2020 “Disposizioni in ordine al conseguimento dell’abilitazione relativa alla figura del cacciatore specializzato nel prelievo venatorio del Cinghiale” sulla base della DGR n° XI/2854 del 18/02/2020 “Ulteriori disposizioni in merito alla DGR n. 2031 del 31/07/2019 –  Abilitazione della figura del cacciatore specializzato nel prelievo venatorio del cinghiale”, è stato quindi deliberata la possibilità di effettuare dei percorsi formativi ad hoc per la caccia di selezione al cinghiale.

Il corso si sovrappone quasi in toto ai criteri di requisiti per l’abilitazione alla caccia collettiva, aggiungendo di fatto una lezione teorica sulle Tecniche di prelievo in Caccia di selezione, un’attività pratica di maneggio armi e un’esercitazione pratica, possibilmente in campo, per il riconoscimento in natura.

Nulla cambia invece per chi ha conseguito o sta conseguendo l’abilitazione alla caccia di selezione agli ungulati, in quanto nel suddetto corso era già inserita anche tutta la parte sul cinghiale.

Riportiamo di seguito i vari allegati al Decreto 5303/2020:

 

Per qualunque chiarimento o richiesta sui corsi, scrivete a info@alpvet.it

 

Foto di Gabriele Galofaro

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. luigi ferrari

    Sono Ferrari Luigi e con voi ho conseguito diverse abilitazioni ,selezione, zona Alpi e collettiva al cinghiale,ora sarei interessato alla abilitazione dei rilevatore biometrico. Restando in attesa di vostre notizie a riguardo vi saluto e ringrazio

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